martedì 2 marzo 2010
il monte Nuda in Invernale
Per la prima volta sul monte Nuda e per di più in invernale, cosa chiedere di più?
Niente, visto che dovevamo fare un altro giro, che salendo da poggiolforato, ci avrebbe portato....... scusate ma dove è il sentiero; Alessio: il gps mi dice che il ponte è qui vicino. Emiliano: ma io mi ricordo che per attraversare il torrente non scendevamo giù fino a quì! Ebbene sì il dilemma lo risolve un attempata signora: Il ponte che cercate è crollato e non si riesce ad attraversare il torrente, poi il sentiero è chiuso per che delle frane lo hanno reso impercorribile e rischiosissimo!
Ci guardiamo e visto che non abbiamo voglia di rischiare, cambio programma al volo, Proposta; saliamo la Nuda, poi facciamo un pò di crinale e scendiamo al cavone, e alle cascate del dardagna: OK! si riparte e parcheggiamo la macchina alla Madonna del Faggio, abbocchiamo il sentiero e cominciamo a salire.
Dopo poco più di un Km di cammino cominciamo ad affondare nella neve, se avessimo preso le ciaspole invece di lasciarle in Macchina! Infatti il nostro caro Presidente Emiliano, dopo essersi fatto male ad una caviglia a correre domenica mattina, sprofondando nella neve riaccentua la botta della caviglia,dopo aver ascoltato le sue imprecazioni, preoccupati gli chiediamo se vuole tornare indietro, lui ci risponde che vuole provare ad andare un pò avanti e monitorare il dolore della caviglia, casomai lui diceva che sarebbe tornato in dietro da solo e noi avremmo fatto il giro! Cosa che sicuramente io e Alessio non avremo fatto! Dopo qualche centinaio di metri gli domandiamo come stà, lui ci risponde non benissimo ma che comunque pensa di andare avanti, noi gli diciamo che se continua a camminare solo perchè sà che noi torneremo indietro con lui e non faremo il giro, fà un grave errore, ma di nuovo ci risponde che gli fà male ma è sopportabile, e in certi momenti addirittura non sente niente, ci tranquilliziamo e a ndiamo avanti fino ad uscire dalla vegetazione: Che Spettacolo!
Facciamo una breve sosta per calzare i ramponi e attrezarsi da Ghiaccio e Diaccio, si perche il pendio si fà più ripido e la neve si compatta molto ed in alcuni punti fa dei veli di ghiaccio, e in più tira un vento fortissimo, ripartiamo verso la vetta e ci muviamo velocemente perchè stà arrivando una perturbazione con nubi basse che avvolgono e fanno sparire il corno alle scale, quindi arrivati sul crinale della cima, ripartiamo alla ricerca del sentiero che ci porta al cavone, entriamo in un bosco senza trovare il sentiero, ma tanto la direzione è quella e non c'è pericolo di perdersi, dopo un pò di infrascamenti vari, ci troviamo nel fosso che sfocia nel lago cavone ma per proseguire dobbiamo attraversarlo, come? Con i ramponi ai piedi e la piccozza in mano!
Dopo pochi metri ritroviamo il sentiero che scende al lago Cavone dove ci fermiamo a mangiare qualcosa e a riposarci qualche minuto, a fine "pasto" Emiliano ci dice che lui farà la strada normale e noi passeremo da le cascate, perchè il dolore alla caviglia si stà facendo più forte e noioso, ma come prima eravamo daccordo di tornare con lui, anche ora rimaniamo con lui, il ritorno alla macchina lo abbiamo fatto lungo la strada, ed anche se non abbiamo fatto le cascate, è stata una bellissima e divertente escursione, grazie ai miei compagni di avventura Alessio Vieri e il Presidente del Gruppo Geo Emiliano Bertolli, a cui và un augurio di pronta guarigione!
Saluti e alla prossima,Riccardo Guidi.
venerdì 12 febbraio 2010
Passeggiando sotto la pioggia.........mista a neve
Stamani ero deciso a fare varie cose, visto anche il sole che abbagliava la mia finestra, cosa faccio? vado a fare fondo da qualche parte? oppure prendo le racchette da neve, potrei andare a piedi a firenze perchè devo passare in un paio di posti, poi ripensandoci per le prime due possibilità mi è venuto il dubbio di strade gelate e con neve, allora vada per la terza, ma poi per tornare da firenze ho bisogno di un treno presto perchè devo portare mia figlia a pallavolo nel pomeriggio, infine decido di partire a piedi salendo in collina.
I primi veli di neve li ho trovati poco dopo la fattoria di bossi, giunto a montedifrassine la neve sistava sciogliendo causa pioggia mista neve, ma dopo pochi metri è ricominciato a nevicare, non molto ed a vento per cui penso che non abbia riattacato.
il punto più imbiancato era sicuramente tra montedifrassine e doccia, per la precisione fino al bivio per galiga a tigliano, dove nevischiava a vento e si faceva sentire nel viso.
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Arrivato a Doccia non c'era praticamente più niente,la si vedeva solo in lontanaza ed a una certa quota, ed anche il nevischio è tornato ad essere pioggerellina più o meno forte.
Come si vede da le foto i paesaggi non sono il massimo, quando sono completamente innevati anno un altro fascino! comunque bella passeggiata con clima ostile, prendiamo il lato positivo, almeno ho fatto un pò di movimento ed ho passato quache ora in piena campagna!
Saluti, Riccardo Guidi.
giovedì 11 febbraio 2010
Vallombrosa-Secchieta
Non avevo mai durato tanta fatica come oggi (ieri 10-02-2010, ndr) a salire da Vallombrosa a Secchieta, causa tanta neve fresca che anche con le racchette da neve affondavo tantissimo, in dei punti quasi al ginocchio,per farvi capire la sbarra che si trova sotto a macinaia, ho potuto passarci sopra alzando di poco i piedi
e già da li ho capito che sarebbe stata dura arrivare in vetta a Secchieta, sono arrivato davanti al bar-ristorante-rifugio Giuntini che ero sudato come ad agosto in macchina senza aria condizionata accesa, e stanchissimo!
la prima cosa che mi è venuto in mente? mangiare e recuperare energie, appena entrato ho chiesto se era aperto il ristorante, ed ho avuto la risposta più bella che mi potevo aspettare: SI! Mangiato, Bevuto, Riposato e recuperato le forze necessarie sono ripartito per il ritorno a Vallombrosa, ma è stato tutto più facile e divertente, anche perchè ritornando sui miei passi, dove avevo già compattato la neve, è molto meno faticoso e poi è in discesa! e con l'aiuto della discesa mi sono concesso dei divertenti e rilassanti tagli di sentiero nel bosco.
Alla prossima, saluti, Riccardo Guidi.
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martedì 9 febbraio 2010
Su la neve con mia Figlia
Il primo giorno di ferie l'ho trascorso con mia figlia Beatrice su la neve del falterona, parcheggiando la macchina pochi km prima del parcheggio obbligatorio nel perio estivo del borbotto, raggiunto con le catene e perchè era passato lo spazza neve,da li abbiamo calzato da subito le ciaspole e ci siamo diretti al Borbotto, dove la neve era già abbastanza alta:
poi abbiamo proseguito fino a l rifugio la capanna dove abbiamo fatto un pranzo favoloso! (sarà stata la fame!)Ottimi tortelli di patate al cinghiale, patate fritte, cioccolata calda per la Beatrice, caffè e grappa per me!
Ifine in un paesaggio da favola ci siamo incamminati sulla strada del ritorno
dove abbiamo deciso vista la quantità di neve di tagliare per il bosco con grande divertimento e qualche caduta senza conseguenze. Saluti Riccardo Guidi.
poi abbiamo proseguito fino a l rifugio la capanna dove abbiamo fatto un pranzo favoloso! (sarà stata la fame!)Ottimi tortelli di patate al cinghiale, patate fritte, cioccolata calda per la Beatrice, caffè e grappa per me!
Ifine in un paesaggio da favola ci siamo incamminati sulla strada del ritorno
dove abbiamo deciso vista la quantità di neve di tagliare per il bosco con grande divertimento e qualche caduta senza conseguenze. Saluti Riccardo Guidi.
lunedì 18 gennaio 2010
Prima escursione del 2010
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